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You and me, them and us

By: shaari
folder Italian › Originals
Rating: Adult ++
Chapters: 7
Views: 918
Reviews: 5
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Disclaimer: This is a work of fiction. I do not know the celebrity I am writing about. I do not make any money from the writing of this story.
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02 - Somebody -

Ringrazio tutti voi lettori e in particolare KLA_KRAD.

Per risponderti: beh, nemmeno io ho molto idea della trama… cioè si ce l’ho… ma un idea sommaria…è un po’ una cosa improvvisata…

Stranamente per i miei standard, ho aggiornato incredibilmente presto.

Beh si, questi capitoli sono molto corti, ma mi capita spesso che mi manchino le idee a metà strada o al secondo capitolo.

Quindi il fatto che finora non mi sia capitato è già un buon segno.

In effetti questa storia, per quanto presuntuoso possa sembrare, avvince anche me.

Anche perché non ho le idee chiare su come andrà avanti, più o meno invento tutto sul momento. Ragion per cui non posso nemmeno darvi spoiler, nemmeno sull’età dei personaggi, o sul loro nome (è in via di decisione).

Chiedo scusa per aver mentito, anche questo capitolo è alquanto introspettivo. Spero non sia noioso. Considerate che ci vuole un po’ per riprendersi nelle condizioni di quel poveretto…

Detto questo, metto il disclaimer e la solita scheda e poi vi lascio alla lettura.

Disclaimer: tutti i personaggi di questa storia e la trama stessa appartengono a me e sono dedicati a mio fratello William, che mi ha dato l’idea e mi ha aiutato molto a svilupparla. “Play Dead” appartiene ai The Rasmus e non a me. Questa storia non ha alcuno scopo di lucro e non è basata su alcun evento reale. Non è permesso copiare o utilizzare in alcun modo questa storia o parte di essa senza il diritto consenso dell’autore. È permesso citarne delle parti solo specificando l’autore,il titolo della storia e il link alla stessa.

Titolo: You and me, them and us (tu ed io, loro e noi)

Autore: morningstar (questo ormai lo sapete)

Nota dell’autore: Ancora un capitolo introspettivo. Fate un piccolo sforzo, un altro capitolo così e poi migliora, davvero. In compenso, facciamo la breve conoscenza con un nuovo personaggio. Il titolo del capitolo (somebody) significa semplicemente “qualcuno”.




You and me, them and us



***


"Play dead"¹

(the Rasmus)


Darling stop confusing me

With your wishful thinking

Hopeful embraces

Don't you understand?

I have to go through this

I belong to here where

No-one cares and no-one loves

No light no air to live in

A place called hate

The city of fear

I play dead

It stops the hurting

I play dead

And the hurting stops

It's sometimes just like sleeping

Curling up inside my private tortures

I nestle into pain

Hug suffering

Caress every ache

I play dead,

It stops the hurting



***

02 - somebody -

…eppure questo suono sembra quasi reale!

Come può essere possibile?

Non è rimasto nessuno…ne sono certo!

Sono tutti morti!

Ma allora perché anziché svanire nel nulla come le mie allucinazioni, questo suono sembra anzi intensificarsi ad ogni secondo.

Passi rapidi, ma non troppo, non come di qualcuno che stia scappando…

E si avvicinano…

Un pensiero mi sovviene all’improvviso, e se non sapessi che rischierei di tossirmi via i polmoni mi metterei quasi a ridere.

Ma certo! È lei!

È la signora vestita di nero e con una falce in mano, Madama Morte in…beh, più ossa che carne…

Non mi sforzo nemmeno di aprire gli occhi per controllare.

Tanto non potrei vedere nient’altro che un grigio sbiadito e uniforme, e poi ormai sono certo che sia così.

Che stupido pensare di avere ancora una possibilità!

A quanto pare la speranza è davvero l’ultima a morire.

Che gran bastarda…

Beh, tanto ormai mi ci ero rassegnato.

I passi si fanno sempre più vicini, e ho l’impressione che rallentino.

Riesco quasi a vederla con la mente, Madama Morte con la falce nera e il suo ghigno scheletrico che mi passa accanto.

“ È la mia ora?” vorrei chiedere, ma dalle mie labbra non esce altro che un mugolio incomprensibile, e lo sforzo mi brucia la gola e i polmoni come un alito di fuoco.

I passi si fermano.

Come? Perché si è fermata?

Anche se mi avesse sentito, che differenza farebbe?

È strano…ho come l’impressione che prima di sentirmi e fermarsi stesse per tirare dritto ignorandomi…

Ma come può essere possibile?

Se non era venuta per me allora…

Allora forse non si tratta di lei, dopotutto…

Ma allora…

Allora…chi diavolo è?

-Ehi!-

Una voce raggela i miei pensieri per un istante, un istante che mi sembra un secolo.

Una voce maschile.

No, decisamente la Morte non può avere una voce di questo genere.

La voce della Morte dovrebbe essere gelida, maligna, beffarda…

Questa voce ha decisamente un suono diverso…più caldo, e in qualche modo quasi…rassicurante

Qualcuno è qui.

E ha sentito il mio patetico tentativo di articolare una frase.

Devo esserne rincuorato o spaventato?

Non che in realtà abbia molte alternative.

Se sono sfortunato e quel qualcuno è intenzionato ad ammazzarmi, morirò.

Se non faccio nulla e lui se ne va, morirò comunque, quindi…

Tanto vale fare un tentativo...

“Sono qui”cerco di dire.

Ovviamente non ci riesco.

Quel che mi esce fuori è solo un altro mugolio, seguito da un gemito di dolore per la morsa rovente che mi attanaglia gola e polmoni per lo sforzo.

Silenzio.

Sento un primo passo, incerto…

E poi un secondo.

E un terzo.

Chiunque sia decisamente mi ha sentito.

Ora non mi resta che sperare in meglio.

I passi mi raggiungono, e qualcosa…no, qualcuno mi afferra, sollevandomi da terra.

No!

Cerco di oppormi ma mi accorgo con orrore di non averne più la forza.

Come avevo temuto, mentre mi viene a mancare il sostegno del pavimento un dolore lancinante invade il mio corpo.

Urlo…o perlomeno ci provo.

Tutto quello che mi esce dalla gola è una sorta di rantolo, ma stavolta non mi accorgo dello sforzo dei miei
polmoni, perché il dolore che invade il mio intero corpo è dieci colte peggiore, come se tutti i miei muscoli fossero trafitti da mille aghi incandescenti.

Sento il dolore scemare improvvisamente come una spuma, prima di lasciarmi invadere dall’oblio mentre perdo i sensi tra le braccia del mio salvatore.

È la mia ora?

Un dolore improvviso mi riscuote dal mio torpore mentre un soffio di aria rovente mi invade i polmoni.

Uno strano calore mi avvolge, oh no…

Non sarò mica all’inferno…vero?

Se mi fosse rimasta abbastanza sensitività probabilmente avrei sentito tutti i peli del mio corpo rizzarsi dal terrore, ma sono troppo stordito.

Ciononostante sento un improvvisa pressione sul torace, e nuovamente un fiato di aria arroventata mi brucia la gola e i polmoni…

E poi ancora…

E ancora.

Improvvisamente comincio a realizzare che cosa mi sta accadendo mentre il mio cuore riprende a battere e inghiotto un fiotto d’aria per respirare.

Brucia ancora, ma in modo diverso dai precedenti respiri forzati, e in qualche modo realizzo che il bruciore che sento non è perché l’aria sia davvero così bollente, ma al contrario perché è così gelida da irritarmi la gola.

Non mi ero accorto di quanto fosse fredda!

Di certo non mi fatto del bene, non più di quanto me ne abbiano fatto il digiuno e la disidratazione.

E mentre cerco di concentrarmi su qualcosa per distrarmi dal dolore che mi provoca respirare, riesco ad identificare questo strano calore che mi avvolge come una coperta o un manto avvolto attorno al mio corpo.

-Meglio ora?- chiede la voce

Sono troppo stanco per rispondergli ironicamente, e poi mi fa già abbastanza male respirare per sforzarmi anche di dire qualcosa.

Comunque sembra soddisfatto, o almeno credo…

È difficile dirlo perché ho gli occhi chiusi e se anche gli aprissi non vedrei un bel niente.

E non sono nemmeno sicuro di riuscire ad aprirli.

-Non muovere. Muscoli bloccati- mi informa lo sconosciuto.

Ha un forte accento che non riesco ad identificare. Da quello, e dal modo sgrammaticato in cui parla intuisco che non conosca bene la mia lingua.

Non che ci fosse bisogno di avvertirmi, comunque. Non sono certo così stupido da pensare di andare a farmi una passeggiatina nelle mie condizioni!

Un familiare torpore mi avvolge, ma stavolta intuisco in qualche modo che è diverso, che è soltanto sonno, e mi ci abbandono con sollievo.

Chissà se vivrò abbastanza da svegliarmi anche domani…

-TO BE CONTINUED!-

TRADUZIONI:

***

"Mi fingo morto"¹

(the Rasmus)



Tesoro smetti di confondermi

Con i tuoi pensieri desiderosi

Abbracci di speranza

Non capisci?

Devo passarci attraverso

Io appartengo a qui(questo luogo) dove

Nessuno importa e nessuno ama

Nè luce nè aria per viverci

Un posto chiamato odio

la città della paura

Io mi fingo morto

questo ferma la sofferenza

Io mi fingo morto

e il dolore si ferma

A volte è proprio come dormire

mi raggomitolo dentro le mie torture private

mi rannicchio nel dolore

mi stringo alla sofferenza

accarezzo ogni dolore fisico

Io mi fingo morto,

questo ferma la sofferenza


***

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