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I fiori di pesco

By: Kakashikun
folder Italian › Anime
Rating: Adult ++
Chapters: 1
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Disclaimer: I do not own the anime/manga that this fanfiction is written for, nor any of the characters from it. I do not make any money from the writing of this story.

I fiori di pesco

Era una bellissima giornata e i fiori di pesco illuminavano il cielo di rosa. Takao stava camminando in un vialetto del parco vicino a casa sua. Stava pensando a Kei. Era a casa che lo aspettava!
Ad un certo punto un ragazzo dai capelli rossi gli venne incontro.
–Piacere, mi chiamo Yuri-
–Ciao! Io sono Takao!-
–Noi ci siamo già visiti! Almeno io ti ho visto! Eri al Night Omo Club!-
Takao un po’ vergognato –Ehm…Ci vai anche tu? Un bel posto!-
–Si, molto bello! Ma la cosa più bella eri tu…-
Yuri guardò Takao in modo provocante…
–Co-come? IO? Beh, ecco, vedi… io, sono già… sto già insieme a un ragazzo///.-
–Si, lo so! Quel ragazzo con i capelli di due dolori diversi!-
-Gia…-
–Facciamo così allora: un gara di Bey. Chi vince può obbligare l’altro a fare quello che vuole per un giorno!-
Takao sentiva puzza di bruciato ma accettò.
Fu una sfida poco emozionante: Takao sapeva che stava rischiando grosso anche se non sapeva ancora cosa gli avrebbe fatto fare Yuri, quindi giocava spaventato, mentre Yuri era deciso a vincere: la sfida era impari!
Come era facile immaginare, dopo solo pochi minuti, vinse Yuri.
Takao sentì un nodo alla gola.
Takao –E ora? Cosa mi farà fare?-
Yuri si avvicinò a Takao e lo prese per un braccio, poi si avvicinò con le labbra alle orecchie di Takao e sussurrò –Seguimi.-

Yuri lo portò in uno stretto vicolo. Poi lo fece entrare in una porta arrugginita portandolo dentro ad un appartamento piccolo ma molto ben tenuto. Takao si stupì di come in un posto lurido come quello ci fosse un appartamento così carino: tutta la tappezzeria era in colore rosso nelle più varie tonalità. Per terra c’era una specie di materasso alto circa 5 cm che copriva tutte le stanze, facendo camminare i piedi su un pavimento soffice.

Yuri –Siediti con la schiena contro il muro!-
Takao non obiettò e si sedette.
Yuri si abbassò a sua volta e subito gli slacciò i pantaloni. Takao capì solo in quel momento qual era stato lo scopo di Yuri fin dall’inizio.
Yuri gli abbassò i pantaloni, gli tolse le scarpe, i calzetti e infine gli tolse del tutto i pantaloni.
Takao era rimasto in maglietta e mutande.
Yuri si mise a ridere –Tu usi ancora le mutande! Sei buffissimo!-
Dopo quell’attimo di componimento tornò serio.
Le mutande, però, erano piccole per contenere il membro di Takao quando era eccitato, quindi questo fuoriuscì da esse, mostrandosi prima del previsto.

Takao si sentiva strano. Lui aveva fatto una promessa, ma poteva benissimo alzarsi e fuggire, chi gliel’avrebbe impedito? Però quella situazione gli piaceva. Certo, anche Kei si imponeva sempre su di lui nei rapporti sessuali, ma questa volta, da parte di Takao, non era sottomissione volontaria, ma involontaria.

A Yuri brillavano gli occhi vedendo il membro di Takao. Gli tolse del tutto le mutande e poi prese in bocca il sesso gonfio di Takao. Il giapponese sentì il suo pene caldo e toccato da una lingua anch’essa calda che lo massaggiava. Poi Yuri iniziò a pompare e ad andare sempre più veloce. Takao si sentiva in estasi. Alzò il bacino per cercare di fare più contatto e ci riuscì! Poi un brivido caldo gli percosse il corpo. Sentì che stava arrivando. Cercò di avvertire Yuri ma dalla bocca gli uscivano solo respiri affannati e gemiti. Dopo pochi istanti venne in bocca a Yuri.

Yuri non aspettò che Takao smettesse di ansimare. Si abbassò i pantaloni e i boxer e senza far vedere a Takao la sua virilità iniziò a infilarla dentro il piccolo buco del giapponese! Takao quasi istintivamente allargò la gambe.

Yuri prese le gambe di Takao e se le appoggiò sulle spalle, poi iniziò a andare avanti e indietro sempre più velocemente. Takao all’inizio aveva provato dolore, ma ora si sentiva bene, sentiva qualcosa muoversi dentro di lui: era eccitato. Takao, che era già venuto, venne un’altra volta e poco dopo anche Yuri venne. Quest’ultimo non riuscì neppure a uscire da Takao che qualcuno spalancò la porta: era Kei! Il russo era arrabbiato e schifato contemporaneamente. Il suo povero Takao…

Pochi minuti prima Kei si stava preoccupando per il ritardo di Takao e un uomo nel parco gli aveva detto di averlo visto insieme a un ragazzo dai capelli rossi. Subito Kei aveva capito: era Yuri, il suo ex-fidanzato. Abitavano insieme in Russia in una villa di Kei, lui era ricco, e si amavano. Ma poi Kei si accorse che non era amore puro, era solo una scusa per fare sesso il più possibile: lo facevano quasi tutto il giorno. Uno dei due provocava l’altro e si iniziava; quando finivano dopo circa un’ora era l’altro a provocare e così via. Kei allora era andato via di casa e lasciando li Yuri. Probabilmente si volevano bene, ma non si amavano. Poi aveva incontrato Takao e aveva scoperto il vero amore. Era da tempo che non pensava a Yuri. Con lui si divertiva, perché nessuno dei due voleva essere sottomesso dall’altro mentre facevano sesso e ogni volta era una specie di battaglia.

Takao era senza fiato. Non sapeva cosa dire. Aveva fatto un giuramento a Yuri e lui non avrebbe voluto fare sesso con Yuri, pensò, ma dentro di se sapeva che era una bugia e che gli era piaciuto.

Kei prese i vestiti di Takao e lanciandoglieli gli disse arrabbiato –Vestiti e vai a casa! Io ti raggiungo!-

Takao eseguì gli “ordini” impartiti da Kei e infine uscì. Kei e Yuri erano rimasti da soli.
Yuri iniziò il discorso –Finalmente ti ho trovato!-
-Perché l’hai fatto?!?-
-Volevo divertirmi un po’…-
-Takao è il mio fidanzato! Lo sapevi, vero?-
-Certo! E so anche che tu mi hai lasciato solo nella tua villa!-
-Noi non ci amavamo!-
-Tu forse non mi amavi, ma io si! Non sai quante notti ho passato sognandoti-
Yuri stava lacrimando. Kei gli si avvicinò.
-Scusa…-
Poi lo abbracciò, Yuri lo amava davvero. Si sentiva uno stupido.
Yuri alzò il viso e toccò le labbra di Kei, poi inserì la sua lingua dentro a quella del russo.

-Ma cosa stò facendo? Io devo farmi perdonare ma non in questo modo… Tradirei Takao…- pensò Kei. Il russo era agitatissimo: una parte di lui voleva smettere, una no.
Yuri mise una mano nei pantaloni di Kei e iniziò a toccargli alla cieca il membro teso.
Kei non seppe resistere e mise una mano sotto la maglietta di Yuri, iniziò a toccargli la pelle liscia. Poi iniziò a giocherellare con i capezzoli. Poco dopo i due erano nudi. Kei era sotto Yuri. Era da tempo che non era sottomesso, con Takao era sempre lui a stare sopra. Incominciò a penetrarlo. Kei emise alcuni gemiti. Poco dopo vennero entrambi.
Il russo aveva dimenticato il piacere di essere passivo. Era bello. In quel momento gli sembrava ancora più bello di essere il predominante, cosa che aveva pensato in quegli ultimi tempi.
I due si addormentarono lì, su quel morbido pavimento. Addormentarsi fu piacevole per entrambi, ma il risveglio di Kei sarebbe stato un incubo.

Kei si svegliò improvvisamente, ansimando. Aveva sognato, aveva sognato qualcosa di forte, ma non ricordava cosa. Guardò Yuri, il suo amato. Decise di tornare a dormire. Si sdraiò e immediatamente gli venne in mente ciò che aveva sognato: Takao. Era come se avesse fatto un salto nel tempo, dimenticando Takao. Si vestì in fretta e furia. Era confuso, non sapeva che fare. Non capiva chi amava. Forse i sentimenti che un tempo provava per Yuri erano veri, e adesso si erano risvegliati! Che avrebbe fatto?
Corse a casa. Cercò Takao dappertutto senza trovarlo. Quando stava per uscire si accorse che sulla porta c’era un biglietto:

“Caro Kei, poco fa sono venuto a cercarti e ti ho trovato a dormire con quel tizio. Dimmi per favore: lo ami? Se è così fammelo sapere. Mi trovi al campo da basket.” La calligrafia era tremolante e c’erano due zone umidicce: LACRIME!
Kei si accorse che dietro al biglietto c’era un’altra scritta fatta con una penna diversa.
“Dove sei? Perché non sei venuto a cercarmi? Non mi ami più, quindi? Addio. Spero che l’acqua purifichi il mio corpo.
Takao”

L’acqua? Il fiume! Kei capì: Takao voleva buttarsi giù dal fiume del parco. Ma il ponte che lo attraversava era troppo basso. Finalmente il russo capì dove voleva buttarsi: in una zona che era piena d scogli.
Kei corse come un matto fino al fiume. Avrebbe fatto in tempo a salvarlo? Se l’erano sempre cavata, sempre! Non potevano fallire adesso! Ogni situazione si era risolta in bene, neanche fossero un film, non potevano ne dovevano mollare adesso!
Mentre correva lacrime gli scendevano sul viso. Quando arrivò al ponte non vedeva quasi più niente da quanto aveva pianto. Si passò una mano sul viso. Lo vide: Takao era sul cornicione del ponte. Pronto a buttarsi sugli scogli. Stava piangendo.
-TAKAO!!!- Urlò Kei mentre gli correva in contro. Takao si girò.
-Fermati! Cosa vuoi fare!- continuò Kei.
- T-tu… mi ami?- disse Takao balbettando.
-Certo che ti amo.-
-Più di Yuri?-
-Io…- Kei si era bloccato. Cattivo segno. Takao guardò in basso, deciso a buttarsi giù.
-Fermo! Non sprecare così la vita per colpa mia!-
Takao lo guardò piangendo –Ora ho capito…-
-C-cosa?-
-Prima ero arrabbiato. Credevo di essere arrabbiato con te, invece lo ero con me stesso!-
-Con te? Perché? Ti ha obbligato lui, no?-
-S-si. Però io… io… a me è piaciuto. Ho goduto! Sono un PORCO! Un MAIALE! Non merito di vivere!!!-
Kei non ebbe il tempo di ribattere che Takao si lasciò cadere. Fu una cosa veloce. Improvvisa. Dopo quello che sembrò un attimo, Takao era sugli scogli, a pancia in giù, cosparso di sangue. Kei non sapeva che fare, che dire… Tutto era successo per colpa sua. Era ceduto a Yuri. Era tutta colpa sua. Aveva deciso. Era inutile vivere senza Takao, preferiva morire. Si mise sul cornicione del ponte. Si guardò attorno. Vide qualcuno venire verso di lui urlando. Era Yuri? Forse era la sua immaginazione. Ormai era deciso, si buttò giù. La mano di Yuri gli afferrò la felpa. Lo tirò su.
Kei stava piangendo. Non capiva cosa succedeva. Voleva veramente essere slavato?
Dopo una decina di minuti arrivò l’ambulanza. La diagnosi di uno dei medici: se fossimo arrivati pochi minuti prima l’avremmo salvato, mi dispiace ragazzi.
Kei stava per svenire sentendo quelle frasi. Se non avesse esitato avrebbe potuto salvare Takao. Tutta colpa sua. Era tutta quanta colpa sua.

Kei andò in un istituto psichiatrico e ne uscì dopo quattro anni sano. Aveva passato la malattia, quella orribile malattia che gli faceva pensare di essere la causa di qualsiasi disastro. Uscito si rifidanzò con Yuri, restarono insieme circa un anno, poi si lasciarono. Fu Kei a rompere perché non amava Yuri. Quella che stava vivendo era una nuova vita e aveva praticamente cancellato i ricordi di prima dell’ospedale psichiatrico. Infine il russo si fidanzò con Nabi, una ricca ragazza ventunenne.

Questo è tutto per ora! Kakashikun (cioè io) vi saluta!
Chiunque volesse scrivermi: sasshi@libero.it